Betts Charlotte - 2018 - Il palazzo dei sogni perduti by Betts Charlotte

autore:Betts Charlotte [Betts Charlotte]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, Historical, General
ISBN: 9788822728623
Google: dtB7DwAAQBAJ
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2019-02-19T22:00:00+00:00

Capitolo 22

Nel giardino, la brezza del primo mattino soffiava fresca e i lunghi fili d’erba mi strusciavano contro i polpacci. Spingendomi oltre il reticolato, mi paralizzai vedendo un serpente fermo a pochi passi da me. Dopo qualche istante, saettò via nell’erba e ripresi a respirare.

La porta del capanno era aperta. Si sentivano pigolare i cuccioli. Quello che non mi aspettavo fu di trovare Harry, inginocchiato, con uno dei cuccioli tra le mani.

«Che stai facendo?», chiesi.

Sobbalzò. «Ah, sei tu! Non balzare all’attacco, Bee. Non gli sto facendo nulla di male».

Lo fissai. «Mettilo giù».

«Non vuoi dunque che io dia questo a Swati?». Mi mostrò un pezzo di carne e un pezzo di pane.

Aprii la bocca ma ero troppo sorpresa per trovare qualcosa da dire.

Diede la carne alla cagna e fece il pane in piccoli pezzi, mormorando parole dolci.

Quando Swati ebbe finito di mangiare, porsi a Harry gli avanzi avvolti nella mussola che avevo portato io, e gli diede anche quelli.

Mentre era chino sulla cagna, gli studiai il retro della testa, notando le orecchie e i capelli scuri che gli ricadevano sulla nuca abbronzata. Le dita mi tremavano leggermente. Non riuscivo a resistere alla voglia di toccargli quei ricci.

«Diventerà grassa come il ghee, se continueremo a darle tutto questo cibo», disse. «Quando i cuccioli saranno un po’ più grandi, dovremmo farla andare fuori a cercarsi il cibo, o prenderà a dipendere troppo da noi».

Annuii. «Cosa ti ha fatto cambiare idea?», chiesi, ancora sconcertata.

Harry tirò su uno dei cuccioli e se lo mise in grembo, carezzandolo sulla testa. Swati lo guardava con le orecchie tese. «Mi hai ricordato quanto sia stato importante per me Bandit, quand’ero bambino. Mio padre non mi dedicava molte attenzioni e quel cane era il mio compagno fedele».

Mi doleva il cuore a pensare a quel povero bambino. «Jai è felice», dissi. «Vuole molto bene a Sangita e ti adora».

«Ho lasciato l’esercito per poter passare più tempo con lui. Anche se dovrò andare ancora spesso fuori, voglio essere un buon padre». Con gesti gentili, rimise giù il cucciolo. «Jai mi ha detto che hai badato a Swati per permettergli di venire con me».

«Si vedeva quanto fosse triste di dover perdere una occasione simile, ma è molto leale e non voleva che Swati soffrisse. Avevo anche visto quanto ci eri rimasto male tu, quando ha rifiutato l’invito».

«Grazie». Harry guardò di nuovo i cuccioli e aggrottò la fronte. «Ora mi restano solo i problemi di coscienza per aver fatto tutto questo alle spalle di Sangita».

«Anche se non mi piacciono le bugie, forse in questo caso è meglio non dire niente?», proposi. «Ho fatto un patto con Jai, dicendo che Swati sarebbe tornata fuori dalle mura del palazzo una volta che i cuccioli fossero stati in grado di cavarsela da soli».

Harry annuì. «Prevedo che scorrerà qualche lacrima, ma deve imparare a mantenere la parola data». Si alzò in piedi. «Come anche io spero di mantenere la parola che ti ho dato».

«Che intendi dire?»

«Ho promesso di portarti a cavalcare in campagna».

Non riuscii a trattenere un ampio sorriso.

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